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La mostra, che gode del Contributo della Città di Crescentino e del Patrocinio di Regione Piemonte, Consiglio Regionale del Piemonte, Provincia di Vercelli, ha assunto negli anni importanza internazionale, diventando un riferimento per artisti italiani e stranieri che ne apprezzano la formula e il carattere di ampio respiro. Scrive il critico d’arte MASSIMO OLIVETTI:
Il titolo è suggestivo “VIAVAI” veloce, rapido, dinamico. Più che ad una esposizione ingessata nella sua inevitabile staticità, rimanda ad esperienze di laboratorio o, per usare un’espressione alla moda, a un “work in progress”, a lavori aperti al confronto e a reciproche interazioni. E a dimostrare che il titolo non è casuale ma ragionato, è la scelta degli artisti, del confronto tra generi differenti, tecnicamente e visivamente, pittura, ceramica, illustrazione, fotografia, fumetto digitale, un orizzonte artistico, ampio, variegato, inclusivo, verso l’infinito del possibile. Ma a determinare ancor più la scelta di inclusione è che un corpo fondamentale di questa iniziativa sono le opere dei ragazzi di “INSIEME”, associazione di volontariato per il pronto intervento sociale e l’assistenza domiciliare, qui esposte con una serie di dipinti del loro insegnante, Ugo Sarteuru. Ci sono nei loro lavori i segni di una diversità che diventa aggiunta, ricchezza, e che invita a guardarli per scoprire che i limiti sono più negli occhi di chi guarda che nelle mani di chi li ha realizzati.
Osvaldo Alberti – Dipinge le cose più semplici, piante, fiori, animali, che rientrano in un immediato visivo, suggestioni cromatiche che si trasformano in sensazioni trasformandole in fontane di colori e di luci. Non è una visione naturalistica ma la sovrapposizione personale per la magia del colore,
Asami Takahashi – Il timbro è l’illustrazione. Il retaggio, l’ascendenza della cultura giapponese. Manga come riferimento, animali come soggetti. Ma sono animali umanizzati nella fissità del loro sguardo che riduce l’immobilità a categoria universale.
Martina Destro – Eclettica, scivola da soggetto a soggetto sul richiamo di una tavolozza che non contempla definizione. Per il momento sperimenta la rappresentazione di elementi esterni a se stessa, ma utili per la ricerca di uno stile e di una propria dimensione.
Francesca Di Nardo – Il mondo incantato dei bambini, la realtà che si traveste da favola. La mano che gioca con colori e figure nella dimensione del sogno, ma sono sogni che non diventano adulti perché non si può interrompere il gioco.
Titti Garelli – Attraverso le sue bambine, un tempo dark, ora gotiche, Titti Garelli ci trasferisce nell’inconscio del “troppo umano”. Il confine è sempre molto sottile e Titti lo riduce a un filo di ragno. Bambole inquietanti che non hanno bisogno di parlare né di tacere ma che entrano ed escono dalle iconografie di Dario Argento.
Claudio Nicastri – Predilige colori caldi che restituiscano il calore di paesaggi che attengono in parte al reale e in parte all’ideale, ambienti e soggetti che si propongono per familiare serenità.
Matteo Mazzolini – Disegno e ancora disegno. La matita è un prolungamento della fantasia che non si ferma davanti ad un’unica cifra stilistica. C’è spazio e tempo per variare e scoprire mondi e termini senza l’obbligo di circoscrivere il proprio orizzonte
Muriel Mesini – Illustrare è la sua arte e anche il suo artificio. La materia poetica dei sogni si trasforma in immagini coi colori delle fiabe. Sono piccole figure che trasvolano cieli e nuvole abbandonando peso e materia.
Robby Rave – Musica elettronica può non essere solo suono ma accoppiarsi con immagini. Il digitale è mezzo per il matrimonio e l’artista ne è l’officiante.
Alberto Schiavi – La necessità di impastare la materia e dare corpo alla terra ne guida l’estro. I suoi lavori ricreano, con la ceramica, prodotti pensati per altri usi e in altri materiali, con una sottile vena ironica e icastica che stravolge concetti e finalità determinate.
Hanno partecipato alla quarta edizione gli artisti: